Sognare mentre si dorme è fondamentale. Tantissime volte si dice che le idee migliori vengono durante la notte. C’è anche un detto che dice: “la notte porta consiglio”.
Oltre a questo motivo ce ne sono tanti anche scientifici, si dice addirittura che sognare molto allunghi la vita.
Da secoli a questa parte ci sono persone che studiato e spiegano il significato dei sogni, aiutando così a rendere la fase REM reale.
Perché i sogni sono importanti per il nostro cervello?
Sognare una bella storia può essere molto piacevole e divertente, ma allo stesso tempo fare degli incubi può farti svegliare durante la notte dalla paura.
Una cosa è sicura: l’attività onirica è fondamentale per il nostro cervello. Studi scientifici hanno scoperto come sognare aiuti a migliorare la nostra salute, l’equilibrio del corpo e soprattutto è una grande fonte di stimolo per la creatività. Questi sono tutti vantaggi che dovremmo imparare a sfruttare nella vita quotidiana.
Sognare aiuta mente e corpo
Uno studio scientifico ha delineato come una persona nel corso della sua vita dorme circa 230mila ore, che corrispondono a 26 anni. Ben 6 di questi anni li passiamo solitamente a sognare.
Con le continue ricerche nello studio del cervello umano si sta scoprendo come i sogni siano fondamentali per il lato psico-fisico di ognuno di noi.
Mentre dormiamo, è proprio grazie ai sogni che il motore celebrale non si spegne del tutto e, di conseguenza riesce a far meno fatica a tornare a pieno regime di attività.
Durante le ore di sonno i muscoli sono paralizzati, ma il cervello continua a vegliare. È proprio grazie ai sogni che riusciamo a fare pulizia nella nostra testa, riuscendo a chiarire pensieri disordinati e offuscati.
Gli scienziati hanno affermato che la vera igiene dell’apparato celebrale è effettuata dall’attività onirica.
Come i sogni hanno fatto la storia
Oltre a tutti i dati scientifici e agli studi eseguiti dagli esperti possiamo notare come sognare molto spesso permetta di riordinare le proprie idee dando l’illuminazione necessaria per andare avanti.
Come detto anche in precedenza, sognare è un vero e proprio toccasana per la creatività ed anche a livello artistico e storico ne abbiamo la prova.
Paul McCartney, straordinario artista diventato famoso con la sua band, i Beatles, ha affermato di aver sognato la musica e il testo di Yesterday, una delle canzoni più importanti per la musica mondiale.
Un altro esempio è Keith Richards, uno dei chitarristi più famosi di tutti i tempi, che ha affermato di aver composto Satisfaction proprio grazie ad un sogno.
Lasciando la musica e passando ad un lato prettamente letterario possiamo prendere come esempio lo scrittore Stephen King che ha ideato la trama di Misery proprio grazie ad un sogno durante una notte passata in volo in aereo.
Questi sono solamente tre esempi di capolavori artistici realizzati grazie ad un sogno, ma ci sono tantissimi altri esempi anche in campo scientifico o culturale.
Quale parte del cervello viene utilizzata per sognare?
Partiamo dal presupposto che il cervello è tutto importante e, proprio per questo motivo è necessario tenerlo sempre in allenamento e proteggerlo al meglio.
La parte principale del cervello che tutti noi utilizziamo per sognare, è la regione posteriore della corteccia cerebrale. Oltre ad essa possono essere coinvolte anche altre zone, che variano in base alla tipologia di sogno.
Uno studio eseguito da un team di neuroscienziati di tutto il mondo e guidato dall’italiano Giulio Tononi ha spiegato come il cervello sia molto ordinato durante la sua attività di promozione dei sogni.
I volti, le parole, le immagini e tanti altri contenuti presenti all’interno dei nostri sogni sono tutti collegati all’aumento delle onde cerebrali ad alta frequenza.