Col passare degli anni, un numero costantemente significativo di soggetti ha deciso di rivolgersi al mondo del credito, una soluzione che riesce ad abbracciare le esigenze più importanti di ogni singolo soggetto. Se un tempo, infatti, si decideva di sottoscrivere un prestito solo in assenza della necessaria liquidità per far fronte all’acquisto di un bene o un servizio considerato “indispensabile” degli utenti, oggi in molti vi fanno ricorso per tutelare il proprio patrimonio personale.
In molti casi, infatti, pagare ratealmente significa lasciare intaccate le proprie disponibilità liquide o finanziarie, destinando le stesse, eventualmente, a spese in cui è inevitabile procedere al loro smobilizzo, come nel caso – per citare un esempio – dell’acquisto di un immobile: una parte, solitamente pari al 20%, non può essere finanziata tramite mutuo. Ed in quel caso, di conseguenza, è inevitabile procedere allo smobilizzo dei propri risparmi.
Prestiti senza garanzie: a chi sono destinati?
Un cambio di mentalità che è dovuto anche ad una maggiore modernità del mondo del credito, che si è evoluto negli ultimi due decenni andando incontro alle esigenze di ogni singolo soggetto. L’esempio più lampante, in tal senso, è la nascita dei cosiddetti “prestiti senza garanzie”, che sono specificatamente rivolti a tutti quei soggetti che, pur non disponendo di un reddito certo e costante, desiderano ottenere liquidità.
Un finanziamento, come ben sapranno gli over 50, che non era in alcun modo contemplato sino a qualche anno fa e testimonia come il settore del credito, nel suo complesso, si sia adeguato ad una società che ha conosciuto, purtroppo, svariate crisi e dove il sogno del posto fisso resta talvolta una chimera, qualcosa, specialmente per i più giovani, utopistico e che si concretizza solo ad età avanzata.
Non c’è da stupirsi, di conseguenza, se un numero elevato di persone volge il proprio sguardo a questo particolare settore del mondo del credito: nel prosieguo dell’articolo andremo, brevemente, a vedere quali sono i soggetti che possono richiederlo, ma per approfondire puoi consultare la guida di Prestitimag sui prestiti senza alcuna garanzia.
Tra i prestiti senza alcuna garanzia, quelli denominati “senza busta paga” rappresentano quelli maggiormente ricercati dagli utenti. A questa tipologia si possono rivolgere le seguenti categorie: disoccupati; casalinghe; lavoratori non regolarizzati; studenti; redditieri; lavoratori autonomi; protestati. Quest’ultima categoria merita un piccolo approfondimento.
Anche protestati e studenti possono ottenere un piccolo prestit
Solo qualche anno fa, infatti, era del tutto inimmaginabile che un soggetto protestato potesse accendere un finanziamento. Ora, invece, non lo è più. Certo, non è affatto semplice ottenere la delibera quando “pende” l’iscrizione nel bollettino dei protesti, ma in alcuni casi, indubbiamente molto specifici e circoscritti, è possibile ottenere un po’ di liquidità, magari utilizzando la formula del prestito cambializzato.
La cambiale è un titolo di credito esecutivo, che consente al creditore di poter agire direttamente sul patrimonio del debitore insolvente. Una maggior garanzia, quindi, per il soggetto che eroga il prestito, in grado – seppur per cifre non particolarmente elevate – di fornire un po’ di liquidità al soggetto protestato.
Un’altra categoria che sfrutta, non di rado, la possibilità di ottenere un prestito senza alcuna garanzia è quella dei più giovani, ovvero coloro che, nella maggior parte dei casi, stanno svolgendo un percorso di studi accademico e non riescono ad ottenere un’entrata mensile economica.
Esistono, in buona sostanza, due tipologie di prestiti dedicate ai più giovani: i prestiti d’onore e i prestiti per studenti universitari. In entrambi i casi, il grande vantaggio è insito nel fatto che il piano di rimborso prenderà avvio solo ed esclusivamente al termine del proprio percorso di studi, dando modo al ragazzo, quindi, di poter beneficiare immediatamente della somma richiesta, non di rado indirizzata al pagamento delle spese universitarie, e di rimborsare, poi, una volta raggiunta ottenuta la laurea.